“Personalmente non credo che i delfini abbiano qualcosa di paragonabile a quello che un linguista umano chiamerebbe un ‘linguaggio’. Non credo che qualunque animale senza mani sarebbe così stupido da arrivare ad un modo di comunicazione cosi strampalato. Usare una sintassi ed un sistema di categorie appropriati ad una discussione su cose che possono essere maneggiate, mentre davvero si discutono i modelli e le contingenze di relazione, è una fantasia”

Gregory Bateson -Steps to an ecology of mind – 1966

La musica è un insegnante diretto e potente che parla a tutti noi, nella misura in cui siamo capaci di ascoltare. Possiamo accoglierla in silenzio, con tutta l’umiltà di cui siamo capaci, ed è probabile che nel giusto mezzo, quando avremo sperimentato la sua presenza costante, amichevole, benevolente, l’intera nostra attesa sarà piena della speranza che essa ritorni, nonostante la povertà del nostro spirito.

Se dopo aver immaginato un mondo privo di oggetti, provassimo ad immaginare un mondo senza linguaggio? Radicale, certo, ma possibile.

Atem – Tangerine Dream – 1973
Juju Music – King Sunny Adè – 1982
The Downward Spiral – Nine Inch Nails – 1994
Atom Shop – Bill Nelson – 1998
The Room – Harold Budd – 2000
Speak for Yourself – Imogen Heap – 2005
Leo Abrahams – Honeytrap – 2005